“LE MARCHE. L’unicità delle molteplicità”

Si è inaugurata il 28 marzo presso l’Istituto centrale per la grafica la mostra “Le Marche. L’unicità delle molteplicità”, dedicata alle figure che si sono contraddistinte rendendo le Marche una regione da sempre creativa e competitiva.

 

L’esposizione – visitabile gratuitamente fino al 28 maggio presso la sede dell’ICG di Palazzo Poli – ripercorre la storia di donne e uomini marchigiani che hanno cambiato la storia operando con modalità vincenti in molteplici ambiti: dall’arte alla letteratura, dalla musica alle scienze, dallo spettacolo allo sport.

Le Marche e il suo estro come sinonimo di successo,  simbolo di eccellenza nel mondo. Il progetto mira a mettere in evidenza tutte le caratteristiche del dinamismo marchigiano, gli aspetti che ne determinano il vero fascino e la particolarità, attraverso figure che l’hanno abitata e valorizzata – sono rappresentate tutte le province Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino – espressioni di un pluralismo culturale sedimentato da secoli che la rende una tra le regioni d’Italia più ricche di beni culturali.

 

Pensiamo al Rinascimento italiano e ad artisti come Raffaello Sanzio, uno dei più grandi di ogni tempo, Donato Bramante, che ha portato una visione moderna dei valori di spazio e struttura, Giacomo Leopardi, penna universale, una delle più importanti figure della letteratura mondiale dell’Ottocento, fino ad arrivare ai giorni nostri con illustri testimoni di questa terra così prolifica di personalità socialmente e culturalmente rilevanti, una vera e propria fucina di intelligenza e di creatività.

Guardando alla contemporaneità, le Marche hanno dato i natali anche al Servo di Dio Enrico Medi, nato il 26 aprile del 1911 a Porto Recanati.

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